Filosofo italiano. Antifascista, professore di Storia della
filosofia all'università di Pisa, perse la cattedra nel 1942 a causa
delle sue idee contrarie al regime. Partecipò poi attivamente alla lotta
per la liberazione in Abruzzo e nelle Marche. Dal 1951 insegnò
all'università di Roma. Seguace dapprima dell'"attualismo" propugnato da
Gentile, ne criticò in seguito le premesse e la teoria stessa; più
tardi si rivolse al "moralismo assoluto" da lui stesso teorizzato e che si basa
su un principio etico supremo nel quale trova reale fondamento la coesistenza
delle varie filosofie, delle varie religioni e della stessa convivenza sociale.
Le sue opere più note sono:
I fondamenti della logica aristotelica
(1927);
La filosofia e la vita (1936);
La scuola dell'uomo (1939);
Difesa del Liberalsocialismo (1945);
Lezioni di filosofia (logica;
gnoseologia e ontologica, volume I); (etica, giuridica, politica; volume II)
(1948); (estetica, semantica, istorica; volume III) (1947),
Logo e
dialogo (1950),
Storia della logica antica I. L'età arcaica
(1967),
Le regole della democrazia e le ragioni del socialismo (1968). A
partire dal 1963
C. diresse la nuova serie della pubblicazione "La
Cultura" (Roma 1904-1986).